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Pensieri e Storie in Libertà

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Sul Tram
di Arcangelo

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Sono sul tram in piedi, un ragazzo straniero si alza e mi dice :
Prego si accomodi !
Dice a me ? Rispondo io.
Si signore, si accomodi.
E’la prima volta che mi cedono il posto, sono confuso e un po’ irritato,vorrei rispondere “ grazie scendo alla prossima “ invece ringrazio e mi siedo.
E’ successo. Ciò che non mi aspettavo è accaduto.
Seduto medito e mi dico: caro ragazzo doveva succedere sei diventato vecchio, nonostante la vita sana e attiva che ti imponi, gli anni si vedono.
La giornata per una persona che cerca di restare sana e di aspetto giovanile è molto impegnativa (è CONSIGLIABILE non dire mai a una persona anziana che ha un aspetto giovanile).
Al mattino sveglia alle sette, dormire molto non fa bene,il tempo è poco c’è da fare la ginnastica , quindici minuti di piegamenti, dieci di ciclètte, un po’ di stretcing qualche posizione Yoga, seguono doccia e barba che vanno fatte con saponi neutri, a fine rasatura si deve massaggiare il viso con creme ANTIAGE, ANTIRIDES,le creme non fanno miracoli ma, l’importante è crederci.
La colazione è composta da : latte magro e jogurt, tre biscotti di cereali ricchi di fibre privi di grassi idrogenati,non si usa lo zucchero, non si debbono superare le 230 kcal.
Per restare in forma il medico consiglia al mattino una camminata a passo veloce di circa un’ora, il moto fa bene al cuore, alla circolazione, abbassa il colesterolo, previene il diabete, stabilizza il peso e fa vivere a lungo Ma questo non basta ! Due volte alla settimana la passeggiata viene sostituita da un’ora di palestra, dove gli aspiranti sempre giovani, fanno esercizi vari restando in piedi altri, con qualche problema fisico, fanno la ginnastica seduti, ma non rinunciano.
Il pranzo, deve essere frugale ricco di verdure e cereali,come fagioli,ceci,cavoli neri e… poi poca carne bianca, molto pesce,poco vino,questo menù permette al nostro corpo di combattere i radicali liberi che accelerano l’invecchiamento.
La frase radicali liberi mi fa sempre pensare a Pannella.
MENS SANA IN CORPORE SANO !
La restante parte della giornata è dedicata alle attività culturali, a tal proposito Milano offre molte possibilità,una fra le molte è l’Università della 3’ Età dell’Auser.
Presso l’Auser di Lambrate si tengono conferenze sui più svariati argomenti e poi visite a musei e località turistiche e altre interessanti iniziative , di particolare interesse un laboratorio NERO SU BIANCO, dove i partecipanti oltre a scrivere le storie della loro vita, spaziano sui più svariati argomenti e rinverdiscono il loro scrivere correttamente in italiano.
Finalmente viene la sera e la cena è ancora più frugale del pranzo.
Il sempre giovane, finalmente sdraiato sulla poltrona,stanco e affamato, spera di aver fatto tutto il possibile per evitare che il giorno dopo qualche ragazzo gentile (per fortuna ne esistono pochi) gli ceda il posto in tram.


 

 

Corso di Cucina

di Donatella

 

 

 

Già da qualche mese ero a conoscenza di un corso di cucina che mi attraeva in modo particolare; per questo motivo, non appena se ne è presentata l’opportunità, mi sono precipitata ad iscrivermi al “Corso di cucina etnica” presso il Centro Islamico di Segrate.
La mia curiosità era grande: tanta voglia di sapere, di toccare con mano, non tanto le capacità culinarie delle donne arabe, quanto la possibilità di scambio culturale che questo corso poteva offrire.

Credo proprio che sia questo lo spirito che ha incentivato organizzatori e sponsor a proporre un simile corso
Le giovani docenti dai nomi evocanti le “Mille e una notte” (Fatima è il nome più comune ed ambito tra le donne musulmane : molte signore italiane che hanno optato per la conversione all’islam lo hanno scelto!) , desiderose di piacere e di condividere le loro tradizioni, si sono prodigate in laboriose attività culinarie, offrendo con generosità i loro prodotti a noi partecipanti che certo non ci siamo tirate indietro alla vista di quelle profumate specialità: personalmente mi sono anche cimentata nel preparare a casa alcune di quelle deliziose ricette che, a dispetto di ogni previsione e pregiudizio, hanno ricevuto i complimenti sinceri dei miei famigliari. Il “Tajine di pollo alle uvette” ha riscosso un successo inaspettato con i suoi profumi di curcuma, cardamomo, cannella e zafferano che ricordano le fiabe dell’infanzia ed insieme le emozionanti avventure dei veneziani in terra d’Oriente.
Un po’ meno eclatante (a causa della mia inesperienza) è stato il riscontro ad uno squisito piatto a base di melanzane e riso, insegnato da una giovane donna siriana, sorridente con noi a dispetto della drammatica realtà della sua terra e dei lutti famigliari che l’hanno recentemente colpita a causa del conflitto siriano, pronta a copiose e dignitose lacrime nel momento in cui le viene richiesta notizia dei tragici fatti.
Sono grata alle amiche del Centro Islamico – aldilà dell’apprendimento di nuove ricette – perché attraverso la condivisione di esperienze culinarie di alcune donne islamiche mi sono avvicinata ad una cultura totalmente diversa dalla nostra, ma ugualmente ricca e impregnata di storia secolare, cultura ed arte. Attraverso gli intensi profumi delle spezie e le storie narrate con l’emozione in gola, ho avuto la sensazione precisa di “sentire” la vita di luoghi un po’ misteriosi e un po’ temuti e di percepire il calore esalato dalle distese di sabbia nei piatti piccanti di peperoncino.
Attraverso la degustazione di fresche insalate di yogurt e cetrioli ho immaginato giovani donne velate rientrare da colorati mercati per dedicarsi alla preparazione di cibi rinfrescanti per le loro accaldate famiglie.
Certo, i principi e l’impostazione di vita di queste donne sono ben lontani dalla mia visione del mondo (in particolare del mondo femminile), ma questa esperienza mi fa sicuramente sentire un po’ più tollerante nei confronti di un mondo distante anni luce dalle nostre abitudini di vita occidentale e soprattutto mi rende intimamente un po’ più ricca , grazie alla sensibilità e alla gioia di vivere che le amiche islamiche hanno saputo trasmettere con gli occhi , con il cuore e con i sapori dei loro aromatici cibi…

 

 

 

Fantasie notturne
di Arcangelo

 

 

L’urto è stato tremendo, la macchina guidata dal Sig. Benito è volata nel fosso adiacente la statale, dove lo sciagurato automobilista è annegato.
Come è d’uso in questi casi quando una persona muore si deve decidere dove inviare il suo corpo, e anche la sua anima. Al momento i luoghi più frequentati e conosciuti sono i tradizionali : Paradiso, Purgatorio, Inferno, il Limbo non è adatto per Benito, perché si tratta di persona battezzata.
Per non fare delle scelte partigiane il Benito viene accompagnato in Paradiso;, qui il poveretto, ancora molto
spaventato per l’accaduto, bussa alla porta di S. Pietro.
Un Angelo lo fa entrare e lo conduce all’Ufficio Accettazione , dove registrano i morti per incidenti stradali.
Una Santa lo fa accomodare e gli chiede il nome, al sentire Benito la Santa si agita parecchio e poi dice : Il tuo nome non è da Paradiso !! la tua accoglienza si fa difficile , come faccio a giustificare un nome del del genere ?
Signora Santa risponde il Benito : io sono nato nel 1930 in quel tempo il mio nome era importante come lo erano nel 1946 i nomi Josif , Palmiro, John .
Va bene, dice la Santa vediamo un pò il curriculm vitae.Dunque tu sei sposato da venti anni (una rarità di questi tempi), hai due figli, tre nipoti non ti sei mai drogatonon fumi, non bevi, affermi di essere eterosessuale…
A questo dire il Benito si ribella e dice alla Santa : ma come posso non essere eterosessuale se ho tre figli ??
La Santa si scusa per questa frase, ma aggiunge che di questi tempi si può avere tre figli e non essere ” etero “.
L’esame continua e la Santa enumera i meriti di Benito : tu risulti battezzato, comunicato, cresimato ,
paghi le tasse : 730 , Ici prima e seconda casa, addizionale Irpef; insomma sei un bravo cittadino, risulta anche
che tu abbia sempre lavorato seriamente, disgraziatamente non vedo l’iscrizione al sindacato !
Il Benito cerca di scusarsi, ma poi confessa che non ha mai avuto fiducia in questa organizzazione, motivo
per cui non ha preso la tessera. La reazione della Santa è immediata; caro Benito mi spiace, ma San Pietro non
può accogliere uno che non è tesserato, questo non per simpatia verso i sindacati , ma perché il sindacato
degli Angeli proclamerebbe subito uno sciopero e anche se al momento non abbiamo molto lavoro non vuole
avere problemi. San Pietro potrebbe fare un’eccezione se tu fossi iscritto a Comunione e Liberazione.
La risposta di Benito è negativa e il poveraccio, senza che possa dire un” pater”, si trova di colpo all’Inferno.
Il Diavolo che riceve Benito è una persona come tutte le altre, indossa una camicia rossa sopra dei jeans;
unica civetteria, una collana con il ritratto di Che Guevara. Il Diavolo cerca di mettere Benito a suo agio
offrendogli una “ canna “ e una birra, poi con fare bonario dice: “non so se posso accettarti e ti spiego il perché.
Tu non sei iscritto né ai Sindacati, né a Comunione e Liberazione e questi posti sono riservati solo a Loro.
Hai lavorato seriamente e pagato le tasse, anche qui siamo messi male, nel girone c’è un affollamento come
e peggio delle carceri italiane.
Sei sposato ? Siiiiiii ?? Mi spiace ma tu sei “ roba “ per il Paradiso !
Ti chiami Benito ? Con un nome così non posso accoglierti, abbiamo già un Adolfo che ci dà tante grane.
Il Diavolo esasperato da un tipo così perfetto gli spara un calcione facendolo volare…??
Il Benito alla fine del volo, tutto sudato e spaventato, si sveglia nel suo letto, e dando di gomito alla moglie
dice : Alla sera debbo mangiare leggero, questa notte ho fatto un sogno orribile.

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